Si è già detto di Pellegrino Artusi, grande scopritore della cucina italiana, divulgatore che per primo, con un approccio didattico (“con questo manuale pratico – scrive –
basta si sappia tenere un mestolo in mano”), ha aperto a tutti la possibilità di cimentarsi nell'arte della cucina: "la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino non
credo sia necessario per riuscire, di nascere con una cazzaruola in capo
basta la passione, molta attenzione e l’avvezzarsi precisi: poi
scegliete sempre per materia prima roba della più fine, che questa vi
farà figurare. Il miglior maestro è la pratica sotto un esercente capace; ma anche
senza di esso, con una scorta simile a questa mia, mettendovi con molto
impegno al lavoro, potrete, io spero, annaspar qualche cosa..."
E proprio per "annaspar qualche cosa" propongo una ricetta del Pellegrino rivisitandola leggermente (alici al posto delle sarde) ma solo per gusto mio, avendo trovato in questo piatto poco impegno e tanto gusto.
La ricetta "originale" n. 483 "Sarde ripiene" dell'Artusi:
Per questo piatto ci vogliono sarde delle più grosse.
Midolla di pane, gr. 30;
acciughe salate, n. 3;
un rosso d'uovo;
mezzo spicchio d'aglio;
un pizzico di regamo.
La midolla di pane inzuppatela nel latte e poi strizzatela. Le
acciughe nettatele dalle scaglie e dalla spina, e poi tritate e
mescolate ogni cosa insieme servendovi per ultimo della lama di un
coltello per ridurre il composto ben fine. Spalmate con esso le sarde e
richiudetele; indi tuffatele ad una ad una nella chiara d'uovo rimasta,
dopo averla sbattuta, avvolgetele nel pangrattato, friggetele nell'olio,
salatele alquanto e servitele con spicchi di limone.
La ricetta "rivisitata"; per quattro persone farei:
- 48 Alici (sarde), lavate, aperte e diliscate (diciamo 6 a testa ?)
- 70-80 gr di mollica di pane
- 5-6 acciughe salate, pulite, diliscate e lavate
- un uovo (rosso e tuorlo separati)
- uno spicchio di aglio
- latte q.b.
- pangrattato q.b.
- Origano un bel pizzico
- sale e pepe q.b.
- Olio per friggere (extravergine o di semi di arachidi)
- Succo di limone (facoltativo)
- Ammollate la mollica di pane nel latte, e strizzatela bene.
- Fate un impasto con la mollica di pane, l'aglio, le acciughe, il tuorlo e l'origano.
- Tritate finemente il tutto fino ad ottenerne un impasto abbastanza cremoso.
- Spalmate l'impasto su una alice, chiudete a sandwich con un altra alice.
- Bagnate il sandwich ottenuto nel bianco d'uovo, passatelo nel pangrattato e infine friggetelo in abbondante olio (immersione a 170-175°).
- Salate, pepate e servite ben caldo con qualche gocca di limone (a chi piace).
Da bere consiglio un vino profumato di frutta come la Falanghina del Beneventano.
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