mercoledì 10 settembre 2014

Cefalo alla Martigues

Martigues è una cittadina situata a pochi chilometri da Marsiglia. L'abitato si distende lungo il canale di Caronte, che collega il Mediterraneo allo stagno di Berre, uno specchio di acqua salmastra. Martigues si trova al capo est del canale, all'imbocco dello stagno, ed è forse per questo che il cefalo qui è di casa. 

La preparazione che propongo è tratta dal volume "Il mare in pentola" di Alan Davidson (Ed. Oscar Casa Mondadori - 1972) ed è di una semplicità estrema oltre che gustosa ed adatta ad un pesce non proprio pregiatissimo.

Per quattro persone:
  • Un bel cefalo (possibilmente un auratus o un bosega) da circa 1 kg
  • 1 cipolla grande da tagliarsi ad anelli
  • 400-500 gr di pomodori da tagliarsi a fette o datterini tagliati a metà
  • 1 limone da tagliarsi a fette
  • 1/2 bicchiere di vino bianco e 1/2 di acqua
  • olio, sale e pepe qb.

Preparazione:
  1. Squamate, eviscerate e lavate il cefalo (preferibilmente dorato, ma comunque freschissimo)
  2. Ponete il pesce in una teglia da forno, sopra un letto di pomodoro e anelli di cipolla.
  3. Bagnate con un filo di olio, col vino e l'acqua; condite con il sale e il pepe
  4. Disponete sul pesce una fila di fette di limone in modo da sovrapporle leggermente



  5. Cuocete in forno moderato per 25-30 minuti.


Le chilocalorie sono circa 250-260 a porzione, ovviamente se facciamo la scarpetta che, con del buon pane cotto a legna, è d'obbligo, le chilocalorie aumentano; fate voi.

Da bere un bianco fresco e acidulo, per sgrassare, come La Falanghina dei Campi Flegrei, oppure un Asprinio di Aversa "I Borboni"


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